Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge mira a promuovere l'uguaglianza di fatto e le pari opportunità di tutti i cittadini e, in particolare, la realizzazione personale, l'affermazione professionale e l'effettiva e piena integrazione sociale dei soggetti maggiormente svantaggiati. Ciò avverrà mediante la promozione di una nuova e vera cultura dell'handicap e la previsione, conseguentemente, di appositi strumenti per il suo superamento.
      Ai nostri giorni, infatti, in analogia con quanto accade negli altri Paesi maggiormente sviluppati, il modello di lavoro subordinato è sempre più marginale, per cui si rende necessario, accanto al sistema del collocamento obbligatorio, la sussistenza di azioni positive tese a creare nuove attività occupazionali che facciano diventare la persona disabile artefice del proprio destino in conformità con i mutamenti socio-culturali e i cambiamenti dell'organizzazione del lavoro e che le consentano di svolgere ad ogni effetto, come tutti i cittadini, l'attività d'impresa e di lavoro autonomo.
      È di tutta evidenza che la persona disabile, per svolgere attività d'impresa o di lavoro autonomo, deve affrontare e superare maggiori difficoltà di tutti gli altri cittadini: si pensi ai pregiudizi sociali, ai costi superiori dell'organizzazione del lavoro (in quanto si deve prevedere l'ausilio di persone qualificate che la affianchino e strumentazioni tecnologiche avanzate

 

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che compensino i relativi deficit), ai notevoli rischi di mercato che conseguentemente si presentano e che quasi sempre inducono a non cimentarsi in tali attività e ad optare, là dove possibile, per un posto fisso che purtroppo diviene sempre più un miraggio lontano.
      È quindi compito del legislatore approvare una legge che, preso atto dello status quo, tenti di migliorarlo prevedendo una serie di agevolazioni e di servizi tesi ad incentivare l'attività d'impresa e del lavoro autonomo delle persone disabili.
 

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